Violetta Semino, Head Designer della linea kidswear di Etro, ha incontrato gli studenti del secondo anno del BA in Fashion Design di Ferrari Fashion School. Durante l’incontro, ha raccontato la storia di Etro, iconica maison di moda italiana famosa per il motivo Paisley e per la sua artigianalità, e ha condiviso il suo percorso professionale, dalle esperienze con brand come Prada e Dsquared2 al ruolo di guida creativa per le collezioni bimbo.
Violetta ha inoltre offerto una revisione delle collezioni degli studenti, dando consigli pratici e ispirazioni per progettare capi che uniscano creatività, funzionalità e sostenibilità, elementi chiave nel design per bambini.
Cosa ti ha ispirato a passare alla moda per bambini dopo aver lavorato a lungo nel womenswear, e come questo cambiamento ha influenzato il tuo processo creativo?
La collezione Etro kidswear è un nuovo progetto che attinge da ogni linea del nostro lifestyle brand, continuando a diffondere lo stesso messaggio: vestire la futura generazione di piccoli amanti di Etro.
Rimescolare gli input di ciascuna linea in uno stile nuovo e coerente, rafforzando il DNA del marchio e offrendo una collezione fresca e riconoscibile è una sfida che mi entusiasma ancora più del womenswear.
Quando disegni per bambini, quali sono gli elementi chiave a cui dai priorità per garantire che la collezione sia non solo elegante, ma anche funzionale e adatta ai più piccoli?
Penso che i bambini nascano creativi e naturalmente spiriti liberi, ed è importante assicurarsi che non smettano mai di sognare e si sentano valorizzati nei loro abiti.
Ispirarli con colori e pattern che stimolino la loro immaginazione, mostrando loro la bellezza dell’arte e dello stile italiano e insegnando loro il valore della qualità dei capi e dei tessuti è l’obiettivo che mi prefiggo.
Come approcci la creazione di una narrazione o un tema coerente per una collezione kidswear, e in cosa differisce dallo sviluppo di una linea womenswear?
Lo sviluppo delle collezioni parte sempre come una versione ridotta, un “mini me”, della linea per adulti.
Marco De Vincenzo sta creando un universo completamente nuovo per Etro, rinnovando i codici della maison.
I pattern stagionali guidano il design verso un’atmosfera specifica ogni stagione, sottolineata poi da modelli, accessori e tessuti. Amo visitare il nostro archivio per scegliere tessuti deadstock Etro, aggiungendo un tocco di upcycling e unicità ai capi.
Quali sono le sfide più grandi che affronti quando disegni collezioni per bambini, in particolare nel bilanciare l’identità del brand con le aspettative sia dei bambini che dei loro genitori?
Fortunatamente, Etro ha già un DNA disinvolto, approvato dai genitori, ricco di pattern riconoscibili e stili iconici.
Un look artistico e dandy si adatta perfettamente a bambini e bambine, sia per l’estate che per l’inverno, in modo elegante per le occasioni speciali e in uno stile rilassato e stiloso per il quotidiano.
Per i giovani designer interessati a specializzarsi nel kidswear, quali sono i fattori più importanti da considerare nella creazione di abiti per bambini in termini di tessuti, vestibilità e praticità?
Un grande no va a poliestere, plastica e fibre sintetiche.
I tessuti naturali, come cotone, lino e lana, che sono energicamente alti, sono la scelta migliore per i bambini e per il pianeta. Dare sempre l’esempio nel messaggio e nella realizzazione, con valori, rispetto e sostenibilità in ogni scelta, è essenziale per progettare kidswear.